23 agosto 2022
Questa mattina ci siamo messi in marcia verso le 8.30… ma stavolta i chilometri da fare erano solo 18 e il cielo era sereno. Ero contento di non avere particolari problemi ai piedi, alle gambe, alla schiena pur avendo percorso più di 200 km e nonostante la lunghezza delle ultime tappe. Stavo proprio bene. E anche oggi ho camminato bene tra le salite, le discese, il fango e l’asfalto.
Dopo aver superato le foreste, dall’alto abbiamo visto il mare: il fiordo che annuncia che il nostro pellegrinaggio sta per finire. Con lo sguardo rivolto verso la distesa d’acqua che ci chiamava, siamo scesi attraversando Melhus e abbiamo raggiunto la riva.
“E quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita”. E così è stato. Mentre pensavamo di goderci gli ultimi chilometri in piano sulla ciclabile, il Pilegrimsleden ci ha fatto salire in mezzo alle case. Abbiamo preso un sentiero ripido e scivoloso tra la vegetazione che lo invadeva. Comunque in poco tempo abbiamo superato la collina e siamo ridiscesi sulla riva.
Giunti all’Øysand Camping abbiamo prenotato il passaggio in barca per le ore 15.00 e abbiamo pranzato.
La traversata del fiordo in barca a remi sotto il sole è stata il gustoso preludio di Sundet Gård: la fattoria che ci ospita. Dormiremo al terzo piano di un granaio, allestito in modo molto curato e caratteristico; i bagni sono eccezionali e dal verde giardino si può ammirare il fiordo in tutta la sua bellezza. Per cena la tavola era imbandita come per le migliori occasioni; la musica, le candele e la proprietaria in abiti tradizionali creavano un’atmosfera particolare. Abbiamo mangiato il rømmegrøt, un piatto tipico norvegese a base di panna acida, zucchero e affettati. Ci siamo trovati veramente bene, anche con gli altri pellegrini che condividono con noi la location dell’ultima sera sul cammino.
Guardando il sole che tramonta e che colora in modo nuovo il paesaggio penso che mancano solo 20 km e i nostri piedi si fermeranno davanti alla cattedrale di Trondheim. Come per ogni ultima sera la gioia si accompagna già al nostalgico ricordo della vita del pellegrino con la sua semplicità e la sua ricchezza.