Ieri ho visto al cinema il film “Ailo, un’avventura tra i ghiacci” di Guillaume Maidatchevsky (2018). È la storia del primo anno di vita di una renna di nome Ailo: la nascita durante la transumanza del branco, i grandi e fantastici paesaggi lapponi, i pericoli sempre in agguato, il ritorno sulle montagne…
Pur essendo interamente girato in Finlandia, un paese che non ho mai visitato, questo lungometraggio mi ha dato la possibilità di ritrovare vecchi amici.
Incontri sul Kungsleden nel 2014
Ho attraversato la Lapponia svedese a piedi in solitaria nel 2014, percorrendo in un mese il Kungsleden da Abisko a Hemavan. Un’esperienza che ha lasciato un segno indelebile nella mia vita. Camminando in mezzo alla natura, più volte sono entrato in contatto con renne, lemmings, scioattoli…
26 luglio 2014. Ho visto un lemming! Anzi, il luogo dove abbiamo piantato le tende è pieno di lemming!
6 agosto 2014. Ad un tratto mi sono accorto che, un po’ lontano, alla mia sinistra, c’era un enorme branco di renne che stava pascolando. Finalmente le renne! Ho lasciato il sentiero e mi sono avvicinato. Non penso fossero felici della mia presenza, quando arrivavo a una certa distanza da loro alzavano la testa, mi fissavano immobili per qualche secondo e scappavano via. Erano di tutti i tipi: grandi con delle corna enormi, cuccioli che venivano allattati… addirittura una renna albina!
16 agosto 2014. Dopo giorni di inutili tentativi, sono riuscito ad avvicinare una renna.
Che bello ritrovare questi animali sul grande schermo, seguirli nella loro storia e immaginarli, per un momento, mentre incrociano la mia.
L’uomo e il Grande Nord
In realtà in un paio di occasioni il documentario mostra l’incontro di Ailo con il mondo degli uomini. Quest’ultimo però si rivela un mondo che distrugge, spaventa e rovina. Mi piace pensare di aver avuto la fortuna di incontrare Ailo in un modo diverso.
23 agosto 2014. Il cammino si dispiega in luoghi incontaminati, dove la presenza dell’uomo è pressoché assente. È una sensazione straordinaria quella di passare nella natura selvaggia in punta dei piedi, con umiltà, chiedendo quasi il permesso di poter entrare in una casa che non è la “nostra”. E camminare sentendo la presenza di orsi, alci, ghiottoni, zanzare, lemmings, linci, volpi, scoiattoli… E godere dei suoni e dei silenzi, delle luci e delle ombre, dei panorami: regali esclusivi capaci ogni volta di meravigliare e riempire il cuore di gratitudine.
Ti ricordi le zanzare?
Mi ha sorpreso vedere Ailo alle prese con gli sciami di zanzare. Con simpatia ho ricordato il fastidio e la voglia di fuggire dalla loro insopportabile presenza. Gli stessi piccoli problemi di una renna e di un uomo.
27 luglio 2014. Il posto è carino. Peccato per gli sciami di zanzare che continuano a girarci intorno. Sembrano immuni all’Autan.
7 agosto 2014. Stamattina, fuori dalla tenda, c’era un muro di insetti vampiri, pronti a cibarsi del mio sangue non appena avessi messo fuori la testa. Prepararsi a partire è stata una prova psicologica non indifferente.
Orsi, Ghiottoni ed Alci
Sullo schermo sono comparsi anche ghiottoni e orsi. Per fortuna sul Kungsleden non li ho mai incontrati ma per tutto il tempo del cammino in Lapponia hanno abitato i sogni e gli incubi.
26 luglio 2014. Mi sono svegliato verso l’1.00. Avete presente quando ci si sveglia con la sensazione di qualcosa che non va? Avevo paura. Ho teso le orecchie. Sentivo dei rumori fuori dalla tenda. Non osavo muovermi. Nelle orecchie il battito del cuore. C’era forse un orso? O un alce? Piano piano mi sono tranquillizzato riconoscendo, in mezzo ai suoni inquietanti del bosco, il dolce russare di qualcuno nelle tende vicine. Mi sono riaddormentato.
31 luglio 2014. Ho piantato la tenda un po’ prima del rifugio. Sono da solo e ho un po’ di paura. Se passa un orso? un ghiottone? un alce? Ogni rumore allerta anche se per ora sono passati solo un’anatra che è scappata appena mi ha visto e un lemming.
10 agosto 2014. Mentre ero nella tenda, sento il rumore di passi e vedo arrivare un uomo con due bastoni in mano e una retina per gli insetti sulla testa. Ci salutiamo, mi chiede se ho visto gli orsi e così, come è arrivato, se ne va. Una visione onirica? Poco dopo sono andato a letto. La torcia e il coltello da caccia vicino alla testa, a portata di mano. Se fosse arrivato davvero un orso cosa avrei fatto? Mi sono addormentato. È stato un sonno tormentato. Ho sognato che vicino alla tenda erano arrivati cacciatori di orsi. Mi continuavo a svegliare.