6 settembre 2019
Dal mese di giugno, a Milano, non ci sono stati meno di 30 gradi. Ieri sera un grande acquazzone ha fatto precipitare le temperature. Stamattina alle 4.45, quando ci siamo svegliati, non pioveva ma faceva freddo e le previsioni del tempo non promettevano nulla di buono. Neve al Passo del Lucomagno! Possibile?
Attrezzati come se fossimo in pieno inverno, al buio, abbiamo caricato l’auto e siamo partiti verso la Svizzera. All’uscita autostradale di Biasca, ecco di fronte a noi un monte completamente bianco. È lontano! Non sará quello! Man mano che salivamo, il monte innevato si faceva sempre più vicino, occupava tutta la visuale. Forse abbiamo fatto male a venire qui a camminare proprio oggi! Nella frazione di Aquila, dove era previsto l’arrivo della nostra tappa, faceva freddo ma non c’era neve. Continuavamo a salire. “Lucomagno aperto/ouvert/open/offen”. Bene! Si vedeva il vento agitare le foglie degli alberi. 1,5 km prima di raggiungere il Passo del Lucomagno abbiamo incontrato la neve. Non solo i prati ma anche le strade erano piene di neve!
Abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio dell’Ospizio del Lucomagno e ci siamo preparati: maglia termica, felpa, cappelli, guanti, scaldamani, scaldacollo e giacca a vento. Intorno a noi solo bianco e vento. Erano le 7.30 ed eravamo pronti ad un inizio epico della via Francisca del Lucomagno.
I primi passi sono stati lungo la strada asfaltata: c’era troppa neve e non riuscivamo a imboccare il sentiero. Più avanti ha iniziato a piovere, abbiamo proseguito lungo il Sentiero Lucomangno e in poco abbiamo raggiunto Acquacalda. Entrati nel “Centro Pro Natura Lucomagno” eravamo così stravolti dal freddo e inzuppati d’acqua, che la hostess ci ha chiesto preoccupata: “Ma vi siete persi in montagna?” L’abbiamo tranquillizzata: eravamo entrati per fare colazione.
Seguendo il fiume Brenno, percorrendo prima il Sentiero Alto e poi il Sentiero Basso, abbiamo attraversato la Valle di Blenio scendendo di circa 1000 metri. La neve ci ha abbandonato quasi subito, lasciando il posto ai verdi e curati prati svizzeri, ai pascoli e ai borghi storici. La temperatura si è alzata e in alcuni momenti il sole sembrava fare capolino in mezzo alle nuvole. Verso le 13.00, dopo 21 km, abbiamo raggiunto senza fatica Aquila, la meta della prima tappa del nostro cammino.