14 giugno 2025


Quando alle 7.00 sono uscito a fare colazione, ho scoperto che la cittadina era già sveglia e operosa (c’era già il parrucchiere aperto). Con calma mi sono messo in cammino attraversando Alife, uscendo da Porta Napoli e superando la stazione, da dove ero arrivato ieri.
Mentre procedevo in piano tra le campagne, vedevo i monti che si avvicinavano e si stringevano intorno. Ero un po’ preoccupato…  ci sarebbero state tante salite? Il mio ginocchio avrebbe retto? 
Dopo una sosta a Carattano (8,5 km) sono iniziate le colline: si saliva e si scendeva, si passava tra le case o ci si inoltrava per i campi. Sulla destra, tra gli ulivi, potevo ammirare il panorama su tutta la valle del Volturno. Con poca fatica ho superato Gioia Sannitica, ho lasciato la provincia di Caserta per entrare in quella di Benevento e verso le 12.00 sono arrivato a Faicchio. La guida diceva 19,3 km. 
Nel centro del paese ho sostato in un bar e mi sono rimesso in marcia per gli altri 12,5 km. Il sole era una fornace. Uscendo da Faicchio ho attraversato il bellissimo ponte romano sul Titerno in secca. Il cammino continuava e la fatica cominciava a farsi sentire, soprattutto nei lunghi tratti di asfalto sotto il sole a picco.
Particolarmente suggestivo è stato invece il passaggio nel bosco attorno al monte Acero.
Sul finale ero allo stremo: il ginocchio faceva male, avevo finito l’acqua e il sole non dava tregua. Il sentiero nel bosco di monte Pugliano mi ha concesso un po’ di ombra e di fresco. Ormai mancava poco, infatti, una volta uscito dal bosco, sotto di me potevo vedere Telese Terme.  
Mi ha subito colpito il fatto di non riuscire ad individuare il centro storico: ai miei occhi Telese Terme appariva una città moderna… infatti la località fu a lungo abbandonata dopo il terremoto del 1349, che rase al suolo la vecchia città. 
Alle 15.30 ero a destinazione. Il contachilometri segnava 33,4.